“La magia più pura è nella semplicità con cui la natura si esprime in ogni
essere vivente, è una irripetibile possibilità che si disvela in ogni istante della tua
vita …”
Il pianeta in cui siamo venuti alla luce sta variando i suoi equilibri
geoclimatici. L’essere umano che si affaccia in questo nuovo secolo sembra come
distratto, confuso dai rapidi cambiamenti imposti dalla società e dalla
tecnologia.
A volte ci siamo trovati a camminare
come su di un filo, a una velocità che non è più nostra, in dei ruoli in cui ci
siamo incastrati e da cui non riusciamo ad uscire.
Possiamo dare la responsabilità agli
altri, ai famigliari, alla società, al destino… o prenderci la libertà di agire, esplorare le nostre reali possibilità e usarle al meglio.
Questa è una giornata da dedicare a noi, per donarci spazio e riprendere
il tempo di ascoltarci per incontrare la nostra vitalità,
il nostro ritmo naturale,
il nostro respiro,
il nostro cuore.
il nostro cuore.
Ci intratterremo in territori e geografie in cui abitiamo ogni giorno ma che, spesso, sfuggono alla nostra consapevolezza.
Attraverso il felt sense, l’ascolto del corpo e delle sensazioni nel momento
presente, entreremo a contatto con nuove possibilità: torneremo ad essere padroni di noi stessi di fronte agli eventi, sapendo interagire in modo appropriato con ciò che avviene nella
realtà in cui viviamo.
Non solo per trascendere ma soprattutto per
stare, anche bene, nella semplicità del
momento.
Le conoscenze che vi saranno trasmesse
durante quest’ incontro traggono origine da tre filoni principali: le scienze
accademiche, le pratiche e le conoscenze della medicina ancestrale,
e soprattutto, l’osservazione della natura.
Il tutto con una prospettiva particolare:
focalizzare l’attenzione dell’essere umano
dal “problema/malattia” al meraviglioso
funzionamento della natura del nostro organismo.
Impareremo in questa giornata a riconoscere ed utilizzare le risorse a
nostra disposizione. Inizieremo a
individuare gli automatismi di risposta, interrompere i condizionamenti legati
a schemi e rappresentazioni del passato, passando dalla reattività alla recettività e all’integrazione neurale.
La resilienza
non è un neologismo vuoto di senso, ma un modo di vedere la vita nella sua essenza, spostando l’attenzione dal
nucleo di paura che ci spinge ad essere attratti da ciò che non va in noi,
all’infinito numero di processi fisiologici che ogni istante autoregola il nostro sistema e ci fa
rimanere in vita.
Un viaggio esperienziale nella conoscenza, attraversando i secoli e le
culture: vivere la voce, il corpo, il movimento, le visualizzazioni, il
pensiero, il contatto e la condivisione in uno spazio che ci permetta di essere
liberi.
…dall’homo erectus ad Einstein, dal
tantra all’entaglement quantistico, dai neuroni a specchio alla risonanza,
dallo stress alla meditazione e alla neuroplasticità, in questa giornata insieme saggeremo come l’esperienza cognitiva è
inscindibile dalla percezione,
oltre ogni dualità…
l’ equilibrio.